Oggi vi presento la parure turchese al macramè, realizzata come idea regalo per Natale.
Come vi ho detto tempo fa, mi piace lavorare il macramè con le pietre dure e ho scelto queste “perle in turchese” perchè da troppo tempo sono ferme lì nella scatolina.
Ho scritto “perle in turchese” perchè so (me lo hanno detto al corso) che la pietra turchese è ormai rarissima e la maggior parte di quella che usiamo noi che realizziamo bijoux è il cosidetto “turchese ricostruito“, ci sono piccoli frammenti di roccia che viene poi lavorata con apposite resine per farci avere le nostre amate perle.
Mi sono informata su questa pietra e ho scoperto che gli sciamani Navajo usavano il turchese per far piovere.
Gli antichi Egizi usavano mettere dei monili con questa pietra nelle tombe dei Faraoni. Per essi infatti il turchese era considerata capace di proteggere non solo dai sortilegi il proprietario, ma anche di vegliare su di lui nell’Aldilà.
Ho realizzato questo splendido bracciale, almeno a mio avviso, perchè mi sono innamorata del progetto di Macrame School, come tutti gli altri che vi ho già mostrato qui, anche questo è totalmente anallergico.
Mentre leggevo le curiosità sulla pietra, ho scoperto che il turchese andrebbe indossato all’altezza della gola. E’ consigliata a coloro che devono intraprendere un percorso di guarigione relativo ai problemi polmonari.
Non ho ancora provveduto a fare il ciondolo, ma ho un bel cabochon ovale da usare… per adesso ho fatto gli orecchini, che dite, possono andar bene comunque???
Vi ho detto tutto, credo replicherò ancora la parure turchese, magari con altre pietre dure, ho delle perle in ematite, che ne pensate? Ve le mostrerò poi nella mia pagina facebook.
A presto
Anna Rita
P.s. scoperto che NON si dice IL turchese, come sto facendo io, ma LA turchese e pensandoci bene, “la pietra è femminile”!!!
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