Salve a tutti, oggi punto i riflettori sui componenti in argento 925 e vi spiego come riconoscerli???
Volta scorsa vi ho parlato dei componenti per bigiotteria in Zama, oggi vi parlo dell’Argento.
L’argento 925 è uno dei materiali più usati nella gioielleria e nella bigiotteria, questo perché molto diffuso e soprattutto accessibile per quanto riguarda il prezzo.
Non tutti sanno però che esiste l’argento 925 e il placcato argento, ancor più diffuso dell’argento stesso e per questo spesso si crea un po’ di confusione.
Spesso nei vari shop online leggiamo “argento” nel titolo e vediamo un prezzo super conveniente e siamo spinti ad acquistarli… ecco, vi consiglio di imparare a leggere le descrizioni. Spesso questi pezzi sono “solo” placcati argento e quindi noi acquirenti NON abbiamo la certezza di quel che stiamo acquistando.
Ovviamente c’è un metodo per capire quel che stiamo acquistando in tutta sicurezza… ossia guardare bene le foto e controllare se i pezzi hanno il “marchio”, ossia se sono stati “punzonati”
Il marchio deve essere apposto “per legge” su tutti i materiali realizzati in argento. Esistono diverse “leghe” per l’argento rappresentate da queste sigle 800, 835, 900 e 925. Questo numero rappresenta le particelle d’argento presenti nella lega con cui è stato realizzato il componente, vi spiego meglio.
Come tutti i metalli, anche l’argento deve esser “legato” ad altri componenti. Nel caso dell’argento sterling, quello usato in bigiotteria, la percentuale è pari a: 92.5% particelle argento, 7.5% lega metallica composta da vari componenti, primo fra cui il rame.
L’argento sterling può esser placcato oro ed anche in questo caso recherà il punzone “925”, come le monachelle nella foto in alto.
Le caratteristiche dell’argento credo le conoscete già tutti, prima fra tutti la brillantezza.
La cosa che a molti sfugge è invece che l’argento è “vivo” e tende ad “ossidare” a contatto con l’ozono, un gas presente nell’atmosfera. Mi raccomando, se lo vedete leggermente ingiallito, NON usate solventi o chissà quale prodotto per lucidarlo… basta “indossarlo”.
Per qualsiasi dubbio o ulteriori chiarimenti, non esitate a contattarmi… trovate tutti i miei dati nella pagina “Contatti”.
Ci sentiamo domenica
Anna Rita
Daniela dice
Interessanteeeee…
Grazie AnnaRita proprio un mese fà ho potuto constatare la mancanza di lucentezza che cominciano ad avere le monachelle nelle creazioni (le classiche per intenderci) infatti le stó sostituendo tutte con perni in Zama o monachelle Oro/Argento a seconda delle richieste clienti.
nekas83@gmail.com dice
Sì Daniela, il problema grosso non è solo la mancanza di lucentezza, è proprio il fatto che non “sappiamo con cosa sono fatte”
Rosa Curci dice
Ciao Anna! sempre utili i tuoi articoli! Purtroppo mi è capitato di acquistare da una collega che insisteva che le catene ed i ganci fossero in argento, infatti ho pagato il tutto come argento, ma il marchio non c’era e dopo un mese ogni parte della collana ha virato ad un colore diverso. Non immagini la delusione quando la collega mi ha risposto “è normale cosi e te lo tieni”. Penso che anche se artigiane non regolamentate queste persone dovrebbero dare un minimo di garanzia sui prodotti con costi elevati. Di sicuro non acquisterò mai piu da lei e mai piu senza garanzia.
nekas83@gmail.com dice
Ciao Rosa, che piacere leggerti 🙂
Come ho scritto nell’articolo, l’argento DEVE recare la “punzonatura”, se non c’è evidentemente NON è argento…
La collega non è stata molto carina a mio avviso, capisco il voler risparmiare da parte sua, ma posso anche assicurarti che non ha risparmiato affatto, anzi ha perso… perso una Cliente (non credo acquisterai ulteriori articoli da lei) e soprattutto in credibilità.
Linda dice
Ciao Anna Rita, post molto interessante. Sia come cliente, che come creativa, questi post informativi sono indispensabili per me
nekas83@gmail.com dice
Ciao Linda, sono lieta di sapere che possono esserti utili, dimmi, usi l’argento?
Barbara dice
Ciao Anna grazie per l’articolo non sapevo però che bastasse indossarlo l’argento un po ingiallito, credevo dovesse essere trattato anche solo utilizzando quei panni appositi che vendono per l’argento. Buono a sapersi.
Grazie Barbara
nekas83@gmail.com dice
Fai una prova, poi mi dici 😉