Tutto parte dalle perle o meglio ancora da un granello di sabbia.
Di cosa sto parlando??? Ve lo spiego subito: oggi voglio parlare di un componente indispensabile in casa di chi perlina, ossia delle perle.
Credo tutti saprete come nasce una perla in natura, se non lo sapete ve lo spiego brevemente.
La perla nasce grazie ad un minuscolo corpo estraneo che riesce ad entrare all’interno dei molluschi (generalmente le ostriche). Questo frammento viene man mano ricoperto da strati di madreperla al fine di difendere i tessuti del mollusco stesso da eventuali irritazioni.
Con il passare degli anni, questi strati aumentano e così si viene a formare una perla.
Come potete immaginare non è semplicissimo avere questi tesori, un po’ perché le ostriche sono pescate anche “illegalmente”, un po’ per fattori climatici e soprattutto riguardo all’inquinamento dei mari.
Questo ha portato alla creazioni di “allevamenti” di ostriche o altri molluschi, così da dar via a delle coltivazioni di perle. Ovviamente qui il processo viene “forzato” e all’interno dei molluschi vengono inseriti piccoli frammenti di vetro che danno luogo (sempre con il passare del tempo) alle così dette “perle coltivate”.
Le perle coltivate sono sempre più diffuse e soprattutto, grazie alle nuove tecnologie, si riescono a creare delle perle dalle forme particolari.
Inutile parlare dei prezzi vero??? “I tesori del mare”, sono molto costose e per questo sono usate nel campo della gioielleria, insieme ad altri metalli altrettanto preziosi, come l’oro o il platino.
Noi che creiamo bijoux usiamo raramente usiamo perle “vere”, anzi spesso usiamo solo le “imizitazioni”, ossia quelle prodotte a partire dal vetro, ma non grazie a dei molluschi, ma grazie a speciali macchine.
In bigiotteria usiamo principalmente
- Le perle in Pietra Dura, generalmente in agata,
- Perle Swarovski almeno fin quando saranno in produzione
- Perline cerate.
- Le Perle in vetro soffiato
Come potete vedere dalle foto, le ho quasi tutte, mi mancano quelle splendide lavorate con la tecnica del vetro soffiato.
Le perle in pietra dura sono generalmente in agata, una varietà di quarzo molto diffusa, che assume diversi colori (ne parlerò in seguito), e dopo vari trattamenti assume la forma tonda.
Ovviamente non sono le sole, ce ne sono tante altrettanto diffuse, come quelle in pietra lavica o in ematite.
Consiglio di usare queste pietre, chiamate “semipreziose” per lavori “durevoli”, ossia lavori al macramè, al soutache o ancor meglio in embroidery.
Mi permetto di sconsigliarvi di usarle con perline di nuova generazione in quanto, se il bijou non è trattato a dovere, potrebbero rovinarsi.
Le perle swarovski le riconoscete ad occhi chiusi rispetto a quelle cerate, in quanto hanno il foro più stretto, ma soprattutto non hanno la “pellicina”. Altro punto a favore del colosso che sta chiudendo la linea, vero???
Le perle cerate, ossia quelle che usiamo quasi tutte e che troviamo in sacchetti più o meno grandi, sono quelle che presentano la pellicina e che spesso possono dare qualche problema relativo allo “scolorimento”, ma come ho detto già prima, bisogna solo stare un po’ attenti ai nostri bijoux.
Ho già scritto un post riguardo a questo, lo hai letto??? Ti invito a farlo il prima possibile, così da insegnare alle tue clienti ad aver cura dei tuoi lavori.
Come vi ho detto, con esse si può fare di tutto e qui di seguito vi lascio le foto di alcuni dei miei tutorial realizzati con essi, spero vi possano esser utili.
QUI puoi trovare le perle cerate da 4mm usate nelle mie creazioni
Prima di salutarvi vi lascio un altro articolo che può interessarvi e che riguarda la misura delle perle. E’ difficile capire dalle foto su facebook la misura, ma se seguite questo consiglio riuscirete a capire da soli la misura.
Per oggi vi saluto e vi do appuntamento a presto, con una novità
Anna Rita
Barbara dice
Grazie Anna bello questo post credimi che non sapevo come facevano le ostriche a contenere le perle nel loro guscio 🥰
nekas83@gmail.com dice
E’ una curiosità che abbiamo in tante 🙂