Buongiorno a tutti, vorrei continuare a farvi conoscere quelle, che per noi, sono le
“Imprenditrici di stile” più importanti di sempre.
Volta scorsa vi abbiamo parlato di Jeanne Lanvin, oggi invece parleremo della “divina” Elsa Schiaparelli.
Quando sentiamo il nome della italianissima Elsa, la prima cosa che viene in mente è sicuramente il rosa
shocking che lei ha inventato.
Decisamente sui generis, Elsa, si dedica alla moda dopo un burrascoso matrimonio, durato pochissimo, e un periodo di povertà. Diventa per prima cosa un’apprendista modista in un atelier parigino, poi diviene una stilista per un altro e infine nella sua abitazione di Parigi, crea la sua Maison di Moda.
Elsa si dedica alla realizzazione di pullover neri decorati con disegni bianchi trompe-l’œil.
La Schiaparelli fu determinante nello sviluppo del maglione, che fino ad allora era considerato un indumento a uso puramente pratico per la campagna, perché privo di forma.
Inizia a collaborare con delle maglieriste e crea il suo maglione più famoso quello a “doppio nodo”, in inglese bow-knot, con collo a V e un doppio nodo sul collo disegnato in trompe-l’œil, ossia quello in foto in alto.
Acerrima nemica di Coco Chanel, per Elsa gli abiti sono simbolo di emancipazione femminile, di rottura con le convenzioni della società.
Elsa è musa e si fa ispirare dell’arte Dadaista e Futurista, collabora con artisti come Picasso e Dalì con cui crea abiti fantastici come quello “A cassetti” e “Aragosta”. Sempre sulla linea futurista crea anche il cappello a scarpa rovesciata. Elsa firma anche abiti per grandi produzioni cinematografiche, i più famosi quelli per il film “Moulin Rouge” del 1952, poco prima del fallimento della Maison stessa.
Elsa è passata alla storia anche per aver intuito le potenzialità del Prêt à Porter e della lavorazione in serie dei capi, nel mondo dell’alta moda parigina. A lei si deve anche la concezione della sfilata, che si serve di una commistione tra arte, musica e moda; infatti le presentazioni delle collezioni non erano semplici sfilate, ma simili a veri e propri spettacoli, con trucchi, musica ed effetti di luce, e attirarono gli spettatori al pari del teatro.
Fu anche la prima a creare collezioni basate su un tema unico come:
– Stop, Look and Listen;
– Neoclassica;
– Farfalle;
– Fondo del mare;
– Il circo;
– Pagana;
– Cosmica o Zodiaco o Stelle fortunate;
– Commedia dell’arte o Commedia moderna;
– Tournures.
Anche Elsa crea un suo profumo iconico ovvero Shocking e per il quale inventò proprio il celeberrimo colore rosa.
Vive durante un periodo turbolento, ovvero quello tra le due guerre mondiali, e nel ‘54 è costretta a chiudere la Maison.
Dopo 19 anni, all’età di 83 anni, morirà nella città che ha accolto la sua carriera da stilista, Parigi.
Di Elsa Schiaparelli ci sarebbe ancora tanto da raccontare, la cosa che più colpisce di lei è senza dubbio la voglia di sperimentare sempre con nuovi materiale, pensate è stata la prima stilista ad usare le cerniere in plastica.
La Maison Schiaparelli è tornata sul mercato nel 2010 e l’attuale direttore creativo, Daniel Roseberry, sta riproponendo dei pezzi seguendo i canoni dettati dalla stessa Elsa durante il suo periodo d’oro. Nelle foto in basso potete osservare il modello della sfilata dello scorso anno, quello che più ci ha colpito.
Anche questa volta vi vorrei consigliare alcune mie creazioni, che penso possano essere in linea con il suo concetto di stile all’avanguardia.
Realizzato con le Bow by Preciosa, questo ciondolo è impossibile da fotografare.
Rosa shocking invece per gli orecchini “Round”, richiestissimi in estate
Fateci sapere tra i commenti cosa ne pensate della Divina Elsa!!!
Michela e Anna Rita
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